Efficiency Factor e Decoupling: come monitorare la resistenza aerobica

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Si noti la costanza della potenza (giallo) e la salita del battito (rosso)!

La differenza tra l’EF della  prima metà e la EF della  seconda metà è diviso per l’EF della  prima metà. Questo produce una percentuale di aumento o diminuzione rispetto all’ EF della seconda metà.

Si potrebbe anche utilizzare  la formula più avanti descritta  ed ottenere la variazione percentuale tra L’EF1 e L’EF2

Decoupling = ((EF1/EF2)-1)*100)

nell’esempio esposto sopra abbiamo nella prima parte (17’30”) una potenza normalizzata pari a  259watt   e 141 BPM con un valore di  EF1=1,84 nella seconda parte una P. Normalizzata di 256watt  155 BPM con EF2=1,65

L’esperienza insegna che è importante  vedere gli atleti  raggiungere un decoupling  intorno al  5% o meno.

Il decoupling sarà  nel nostro caso uguale a

((1,84/1,65)-1)*100)=11,52%

quindi in questo caso siamo superiori al 5% e questo non è positivo! Forse l’allenamento è stato svolto su un livello superiore alla zona aerobica.

Molti software (WKO e GoldenCheetah) ci aiutano   a determinare il grado di resistenza aerobica condizionata visualizzando e misurando per noi in automatico  il  livello di disaccoppiamento.

Il parametro  Pw:Hr ci darà il numero magico!

Come utilizzare in pratica questi concetti?