Sommario
23 maggio 2015 Onna (L’Aquila) ore 16.30 – Sala conferenze di Casa Onna
SEMINARIO con il prof. Dario D’Ottavio
Doping/Antidoping: parliamone
Chi è il prof. Dario D’Ottavio?
Fa parte, insieme all’ematologo Benedetto Ronci e il prof. Donati del team di scienziati che sta monitorando il marciatore Schwazer (squalificato per doping) durante i suoi allenamenti a Roma.
Fonte Gazzetta dello Sport: Donati ha poi spiegato le modalità del monitoraggio che un vero e proprio team di scienziati, dal professor Dario D’Ottavio al professor Benedetto Ronci, potrà effettuare per controllare Schwazer. “Non ci sarà finestra oraria, l’ora quotidiana in cui un atleta si rende disponibile per il controllo. Sara disponibile in ogni momento per sua stessa volontà”.
Di cosa si parlerà con il prof. D’Ottavio?
Il fatto di aver superato uno o più test antidoping non vuol dire necessariamente per un atleta essere pulito.
Questo sarà uno degli argomenti che il Professor D’Ottavio affronterà in occasione dell’incontro che si svolgerà a L’Aquila presso la “Sala Conferenza di Casa Onna” nella frazione di Onna il 23 maggio 2015 alle ore 16.30.
Il tema è estremamente interessante e importante anche per dare un senso e un indirizzo nuovo ad una lotta al doping che – fatta così com’è fatta nel mondo dello sport – è sempre meno incisiva. Un meccanismo di facciata dall’efficienza minima.
Il “problema doping” è un problema importante e deve essere affrontato in modo rigorosamente scientifico.
Demagogia e superficialità sono estremamente pericolose
Quando si ha a che fare con argomenti che interessano e coinvolgono direttamente la salute delle persone, un bene tutelato dalla nostra costituzione.
Un atleta “negativo” ai controlli antidoping potrebbe non essere “sicuramente” pulito, secondo il prof.
In primo luogo (doping invisibile) alcune molecole non possono essere attualmente rilevate con gli attuali strumenti a disposizione (vedi insulina) e per altre molecole (vedi h-rgh) i test disponibili sono in grado di poter evidenziare un “doping” recente e recentissimo, non quello pregresso, data la bassa permanenza di talune sostanze nell’organismo.