Sommario
Il test a rampa e incrementale
Il Test a Rampa o in inglese Ramp TEST è conosciuto per essere il gold standard per la profilazione fisiologica degli atleti.
Il test a rampa da non confondere con il test incrementale o step test è utilizzato per conoscere la massima potenza aerobica dell’atleta (Max Aerobic Power – MAP) o Vo2Max.
Le differenze tra test a rampa e test incrementale
Le differenze nell’esecuzione tra i due test, rampa e test incrementale, possiamo dedurle dalle conclusioni di due ottimi studi che citeremo di seguito.
Nello studio Neuromuscular and metabolic comparisons between ramp and step incremental cycle ergometer tests si sostiene che l’effetto cumulativo della produzione di una maggiore quantità di lavoro (Lavoro=Potenza(Watt) x tempo(secondi)) durante il test incrementale rispetto al test a rampa possa aver contribuito al maggiore aumento della fatica nel reclutamento muscolare e / o nella frequenza di scarica, nel consumo di ossigeno e nella frequenza cardiaca.
In questo studio Metabolic parameters for ramp versus step incremental cycle ergometer tests (ramp test 15 W al Min; step test incrementi di 30 W ogni 2 min)parte dei soggetti aveva gli stessi schemi di risposta per il test incrementale e a rampa per frequenza cardiaca e RPE. I risultati dello studio hanno suggerito che la selezione del protocollo per un test al cicloergometro incrementale può influenzare i valori medi per Ossigeno e HR, così come la potenza erogata.
Riferimenti
Metabolic parameters for ramp versus step incremental cycle ergometer tests.
Neuromuscular and metabolic comparisons between ramp and step incremental cycle ergometer tests
Come viene eseguito il test a rampa?
Il test segue un protocollo di incremento a rampa per cui la resistenza aumenta tra i 15 e i 20 watt al minuto alla fine di ogni minuto fino all’esaurimento dell’atleta.
Il test a rampa per individuare il VO2Max
Il test a rampa permette di conoscere il PPO (Peak Power Output) ovvero la potenza media ottenuta nell’ultima minuto finale del test.
Il PPO è molto correlato (r =0,97 ) con il VO2MAx ( Fig.1 ) ed inoltre può essere utilizzato per stimare il tempo in una 20 km in bicicletta (r=0,91 Fig. 2 – Peak power output predicts maximal oxygen uptake and performance time in trained cyclists)
Esistono numerose equazioni che prevedono e stimano con un errore anche al di sotto del 10 per cento il VO2Max.
Accurate prediction of VO2max in cycle ergometry è lo studio di Storer TW, Davis JA, Caiozzo VJ che permette con l’uso del test a rampa di stimare il massimo consumo di ossigeno.
Quindi il valore di PPO (Peak Power Output) raggiunto durante il test sarà un predittore importantissimo per misurare la condizione dell’atleta.
La conoscenza della Massima potenza aerobica permette inoltre di determinare le zone di allenamento dell’atleta. Nella tabella sotto le zone con le relative percentuali utili ad un ciclista per ottimizzare il suo training.
ZONA | % di PPO | Quando? | |
rec | 0% | 39% | Recupero |
1 | 40% | 55% | Endurance (giri lunghi) |
2 | 50% | 65% | Giri lunghi “Solidi” |
3 | 60% | 75% | Lunghe distanze |
4 | 65% | 75% | SUB TT/ripetute lunghe (12 min) |
5 | 70% | 85% | Passo per la cronometro (TT)/salite lunghe/Interval |
6 | 80% | 110% | Potenza aerobica/salita+Sprint |
7 | 110% | 150% | Alta Intensità (30-60 secondi) |
Anche se il VO2MAX è in gran parte geneticamente predeterminato, occorre una notevole quantità di allenamento per migliorarlo.
La capacità di allenarsi ad un’alta percentuale del VO2max fa si che l’atleta possa raggiungere risultati eccellenti.
Riferimenti
Peak power output predicts maximal oxygen uptake and performance time in trained cyclists (John A. Hawley and Timothy D. Noakes)
Accurate prediction of VO2max in cycle ergometry
Effects of Hypoxic Interval Training on Cycling Performance