Uno dei modi riconosciuti dalla scienza è quello di quantificare e misurare in alcuni momenti la frequenza cardiaca.
Per esempio è noto in letteratura che la frequenza cardiaca di recupero (FCR o HRR Heart rate recovery) dopo esercizio submassimale migliora dopo l’allenamento.
Ma come si misura la FCR/HRR?
HRR è determinato come la velocità con cui la frequenza cardiaca diminuisce dopo cessazione di moderata attività fisica pesante (Shetler et al. 2001).
Una dei primi studi che ha studiato HRR dopo aver terminato l’esercizio è stato quello pubblicato nel 1931 da Boas (Boas 1931).
Da allora è diventata cultura generale che HRR recupera più velocemente in soggetti ben allenati rispetto a soggetti non allenati dopo intensità simili di stress (Bunc et al.1988; Breve e Sedlock 1997) e inoltre che un basso HRR è associato ad un alto rischio sulla mortalità (Cole et al. 1999).
Tuttavia, solo pochi studi hanno studiato gli effetti longitudinali di training su HRR in soggetti sani (Borresen e Lambert 2007; Sugawara et al. 2001; Yamamoto et al. 2001).