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Metabolismo degli acidi grassi e dei carboidrati

Metabolismo degli acidi grassi

L’allenamento aerobico aumenta la capacità del muscolo di liberare e ossidare i grassi (lipidi) nel corso del lavoro sotto massimale. Si fa notare , “LAVORO SOTTO MASSIMALE” . Oltre a questo si ha anche, come sottolinea  W. McArdle sul suo libro, un impressionante aumento dei trigliceridi intramuscolari come sorgente primaria di energia ovviamente grazie all’ossidazione degli acidi grassi (si veda l’immagine).

Contributo dei substrati durante esercizio fisico

I fattori che contribuiscono all’utilizzo dei grassi sono:

  1. maggiore afflusso di sangue nei muscoli
  2. aumentata capacità ossidativa dei mitocondri muscolari
  3. maggiore quantità di enzimi in grado di mobilizzare e metabolizzare gli acidi grassi

Gli adattamenti appena descritti sono fondamentali per gli atleti di “endurance” perché essi necessitano nelle loro prove di un risparmio di glicogeno, carburante fondamentale durante azioni di alta intensità e durata. Tutti questi adattamenti  quindi aumentano  la resistenza dell’atleta

Metabolismo dei carboidrati

Fattori che limitano la perfomance in corridori nella maratona

Il muscolo allenato manifesta un’aumentata capacità di ossidare carboidrati durante esercizio di tipo Massimale. Quindi una grande quantità di piruvato viene utilizzato per produrre energia per via aerobica durante esercizi intensi; questo comporta un’aumentata capacità ossidativa mitocondriale e un’aumentata capacità di accumulo di glicogeno all’interno dei muscoli. E’ certo quindi che con l’allenamento di resistenza si ottiene un minor utilizzo di carboidrati come carburante e  un aumento dell’utilizzo di acidi grassi, come già detto sopra.

 

DEPLEZIONE del glicogeno

L’andamento della deplezione del glicogeno è indice del contributo del sistema glicolitico all’esercizio;

Infatti il glicogeno stoccato nel muscolo sostiene il sistema energetico a breve termine. Al 30% del Vo2max una consistente riserva di Glicogeno si conserva  almeno fino  a 180 minuti (3 ore).
In questa condizione una grande quantità di acidi grassi  fornisce energia necessaria all’esercizio intaccando minimamente le riserve di glicogeno.

Si osservino i grafici proposti sopra tenendo conto che un esercizio al 25% del Vo2max è paragonabile ad una passeggiata, mentre al 65% potrebbe essere una corsa che si può sostenere tra le 2 e le 4 ore e l’85% del massimo consumo di ossigeno è uno sforzo intenso che  gli atleti evoluti possono tenere per circa 30 minuti.

Per un approfondimento, abbiamo inserito di seguito una tabella di riferimento sull’intensità dell’esercizio. I riferimenti sono VO2Max, frequenza cardiaca e lattato  nell’ultima colonna la durata dell’esercizio.

FONTE: Federazione Norvegese.

 

LINK UTILI

FAT METABOLISM DURING EXERCISE: NEW CONCEPTS Edward F. Coyle, Ph.D. SPORTS SCIENCE EXCHANGE