Il Data mining anche in ambito sportivo sta rivoluzionando l’approccio all’analisi e sta dando un aiuto ad allenatori, atleti e scienziati dello sport
Oggi abbiamo la possibilità di analizzare con un clic Terabyte e Petabyte (un milione di gigabyte) di dati sportivi.
[alert type=”success”] Nel 2016 STRAVA ha raccolto 304 milioni di attività e 6,8 miliardi di chilometri (fonte http://blog.strava.com/2016-stats/). [/alert]
In molti (un po’ anche io) si sfidano (a volte lealmente e a volte no) sui segmenti spalmati e creati in ogni parte del mondo. Questo forse è uno degli aspetti più coinvolgenti per gli iscritti al social sportivo più famoso al mondo.
Una cosa che che ritengo veramente utile è quella dei dati che STRAVA rende pubblici (con il consenso dell’utente) sui volumi degli utenti iscritti.
Questo è quello che ho veramente apprezzato e che mi ha entusiasmato di STRAVA.
Anedotto
Durante un giro in bici parlando con un amico ciclista ho detto la mia circa le qualità dei vincenti nelle gare amatoriali, le famose “Gran Fondo”.
Ho citato nella discussione alcuni valori (non watt!) che secondo i dati che avevo analizzato in anni di raccolta potevano giustificare la “forza” dei vincenti.
Generalmente quando si esprime un parere e specialmente quando si citano numeri, per dargli forza, bisogna sempre giustificarli con una tonnellata di dati e gli stessi devono essere documentati.
I miei dati non erano attendibili ovvero avevano poca credibilità perché provenienti da un campione ristrettissimo.
Per rafforzare la mia idea ho chiesto aiuto all’ immensità dei Petabyte di STRAVA.
ANALISI dei dati su STRAVA
Ho raccolto i dati (sotto la tabella) resi pubblici su STRAVA nel mese di MAGGIO 2017 di molti atleti (professionisti e amatori) e li ho suddivisi in questo modo:
- PROF Professionisti di fascia Alta (partecipanti al Giro D’Italia 2017)
- TOP5 Vincenti nelle gare GRAN FONDO oppure con piazzamenti nei primi 5
- TOP10 piazzamenti nei primi 10
- TOP15 piazzamenti nei primi 15
- TOP20 piazzamenti nei primi 20
- TOP30 piazzamenti nei primi 30
- TOP 50 piazzamenti nei primi 50
- TOP 100 piazzamenti nei primi 100
- TOP 200 piazzamenti nei primi 200
Cosa ne è venuto fuori? Cosa ci ha colpito dai dati raccolti da STRAVA?
Quello che salta all’occhio è il dato sui volumi dei Professionisti (PROF) relativi a Distanza percorsa, Ore in bici e Dislivello.
Per le intensità, la velocità media molto alta (la media alta potrebbe ingannare perché molti dati provengono dal giro d’ITALIA; le medie giornaliere erano sicuramente superiori a quelle di allenamento. Media Km/h tra 37-39); i metri di dislivello per ora (ottima misura di intensità) che vanno da 519,4 a 548,6 metri per ora.
Gli amatori come si comportano?
Nel gruppo dei vincenti tra gli Amatori (TOP5) si nota che anche qui i dati sui volumi contraddistinguono la qualità dell’atleta.
I vincenti pedalano molto. Distanza mensile superiore a 1800 km con una media di 68 ore in bici e un dislivello medio di circa 26700m per mese.
Per le intensità nei TOP5 non si notano velocità medie altissime (28 km/h) rispetto ad altri gruppi.
Cosa che non succede per il dato relativo a dislivello per ora (m/h) dove i TOP5 viaggiano tra 313 a 444 con una media di 365 metri per ora.
In conclusione
chi va forte, cosa fa?
Pedala molto (ore e km)!
Inoltre sembrerebbe dai dati (oggettivi) che il dislivello percorso è una caratteristica fondamentale per vincere, sia valutando le intensità che il volume.
Qui sotto trovate la tabella che ho elaborato dove potete curiosare e documentarvi.
Vi consiglio vivamente di andare a spulciare personalmente su STRAVA sui dati degli atleti per fare le vostre valutazioni.
Sono certo che non si discosteranno dalle mie.
E comunque da domani…tutti in salita!
Ad maiora
Daniele